I partner del progetto SASCA terranno un seminario al XXII Convegno internazionale dell’ISPCAN che si svolgerà Praga dal 2 al 5 settembre 2018.
Il congresso internazionale è organizzato dall’International Society for the Prevention of Child Abuse and Neglect. L’ISPCAN fondato nel 1977, è l’unica organizzazione internazionale multidisciplinare che mette insieme professionisti dei diversi settori che lavorano nella prevenzione e nella cura di minori vittime di abusi e maltrattamento. I partner del progetto SASCA presenteranno un simposio durante il XXII congresso di Praga il cui titolo è Maltrattamento istituzionale: il percorso di cura. Casi studio del progetto europeo SASCA. Il progetto SASCA “Support to Adult Survivors of Child Abuse in institutional settings -SASCA” Co-finanziato dall’Unione Europea, si occupa del problema dell’abuso su minori in contesti istituzionali, in particolare in strutture residenziali, dalla prospettiva degli adulti sopravvissuti con l’obiettivo di capire gli effetti a lungo termine, come e se i sopravvissuti possono trovare tutele e compensazioni nell’attuale contesto legale, e come la loro esperienza può contribuire alla definizione di strategie di prevenzione per i minori che attualmente vivono sotto tutela.
Nel corso del seminario i ricercatori provenienti da Italia, Irlanda, Romania e Grecia, evidenzieranno specifici punti relativi al trauma dello sviluppo nella cornice del percorso di cura condotto con adulti sopravvissuti come:
– il riconoscimento delle responsabilità delle Istituzioni come per esempio nel caso delle Magdalenes;
– le sfide terapeutiche che riguardano il supporto sociale, reinserimento e lavoro terapeutico con gli adulti sopravvissuti;
– le principali linee di indirizzo dei professionisti coinvolti nel sistema di protezione dei minori.
Gli interventi si basano sulla mappatura della situazione attuale dei paesi coinvolti illustrati attraverso questionari rivolti ad adulti sopravvissuti e professionisti sociali, sanitari e giudiziari impegnati nella protezione dei minori e sulla sperimentazione di un modello di intervento pilota psicoterapeutico e sociale.
Tutti i sopravvissuti sono stati esposti a eventi interpersonali multi traumatici ed invasivi con effetti a lungo termine sulla loro vita. Tali esperienze traumatiche hanno fortemente danneggiato l’infanzia e la capacità di creare un attaccamento sicuro nei confronti degli altri e più tardi, nel corso della loro vita, hanno reso estremamente difficile la regolazione delle emozioni e del comportamento.
Poiché per molti sopravvissuti la rivelazione di tali drammatiche esperienze è stata possibile solo con il raggiungimento dell’età adulta, questo ritardo e le implicazioni che ne conseguono nell’ottenere giustizia, rappresentano un’ulteriore difficoltà nella loro vita emotiva e sociale.
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